Exp(l)oration: No Curves in mostra al Museo Nazionale della Scienza e Tecnologia di Milano

0

È davvero difficile che tu non abbiamo mai visto un’opera di No Curves, si dico a te! Nel dubbio che tu non sapessi di cosa sto parlando e che non ti fosse mai balzato all’occhio uno dei suoi lavori non temere, ti racconto io un po’ di cosette su di lui.

In primis vorrei dirti il nome vero ma non posso, immaginami con dello scotch intorno alla bocca (visto che siamo sotto con le promo di 50 sfumature di grigio magari ti viene anche più facile immaginare la scena), comunque sia No Curves fece la sua prima apparizione su BoBos nel lontano 26 marzo 2009 con un progetto per adidas (qui il link) che già ne mostrava l’enorme talento nella tape art. Da allora di tempo ne é passato e le occasioni per beccarci sono state davvero tante, se non ricordo male perfino a Berlino in occasione del Bread and Butter, non ricordo in che anno ma il tempo vola comunque troppo velocemente. Ma non é questo il punto bensì No Curves é uno di quegli artisti che non ti stancano mai, perché sanno apportare alla propria arte sempre una costante ricerca ed innovazione. Adesso che ti ho accennato brevemente il suo lavoro ecco cosa ti aspetta da domani, 12 Febbraio fino al 15 Marzo 2015 con Exp(l)oration c/o il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano.

“Ci sono cattivi esploratori che pensano che non ci siano terre dove approdare solo perché non riescono a vedere altro che mare attorno a sé”, diceva Francesco Bacone.
Dalle pianure riarse attorno alle grotte che usavano i primi uomini per ripararsi, fin dentro alle foreste dove il sole non riesce a entrare, poi su per le montagne, tra rocce innevate e assassine, e infine in fondo al mare, negli abissi oscuri, l’uomo non ha mai smesso di esplorare e, di conseguenza, di sognare, inventando persino macchine per librarsi alti nel cielo.

Oggi, in un mondo dove l’inesplorato va restringendosi giorno dopo giorno, mappato centimetro per centimetro dai satelliti in orbita attorno alla terra, l’uomo non ha ancora smesso di provare ad andare oltre i propri confini. L’ultima frontiera è il cosmo (“Spazio, ultima frontiera”, come ripeteva la voce narrante all’inizio di ogni episodio di Star Trek), tra quelle stesse stelle che hanno accompagnato il viaggio dell’uomo fin dall’inizio.
Quello stesso spirito, quel desiderio innato e bruciante di spingersi al di là del conosciuto, è il tema centrale di Exp(l)oration, un ambizioso progetto espositivo su cui No Curves, uno degli artisti italiani più interessanti degli ultimi anni, ha lavorato più di un anno. Un omaggio, realizzato a colpi di nastro adesivo — suo strumento d’elezione — alla storia dell’esplorazione, allestito nell’azzeccata cornice del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano.
La mostra si articolerà in oltre 800mq, tra pannelli, installazioni, interventi artistici sui muri del museo e sull’enorme sottomarino Toti, tra ritratti, citazioni che vanno a scavare nella storia, nella letteratura, nella cinematografia, in un gioco di rimandi che si stratificano esattamente come i blocchi di colore dati dal nastro adesivo, linea dopo linea, angolo dopo angolo. No curves, appunto.
Quattro le aree fisiche e concettuali della mostra: terra, acqua, aria e spazio. Con l’ambizione di rappresentare graficamente, attraverso uno strumento statico come il nastro, l’anima dell’uomo, in continuo movimento.
Esplorare il mondo e quel che c’è al di fuori di esso, dopotutto, non è che un mezzo per esplorar sé stessi.
Nell’anno dell’EXPO, in cui l’attenzione di molti andrà al cibo, al nutrirsi, al mangiare, No Curves apre il 2015 offrendo cibo per l’anima.

SUBSCRIBE
Unisciti alla nostra mailinglist, sai che vuoi farlo.