Il Madagascar è un po’ come tutte le isole: piccoli mondi con habitat ed ecosistemi completamente diversi da quelli della terraferma. Il Madagascar è l’immagine nitida del mondo prima dell’uomo, un’esplosione di natura, animali unici, parchi naturali in cui trovare tutti i colori esistenti, come il parco nazionale Masoala, il massiccio dell’Andringintra, la riserva naturale degli Tsingy, patrimonio UNESCO dal 1990. Questi sono solo alcuni dei luoghi spettacoli in cui imbattersi durante un viaggio in una delle isole più particolari al mondo. La cultura malgascia è fortemente radicata al territorio e ai bioritmi della natura, la sua velocità è inversamente proporzionale alla frenesia europea. Sono 18 tribù, con 18 etnie diverse che creano un mosaico complesso di colori, tradizioni, sguardi e profumi.
La cucina malgascia ha un grande unico protagonista: il riso, questa volta non utilizzato come contorno, ma come ingrediente principale, accompagnato da carne, verdure, pesce o frutta tropicale. Le preparazioni variano da grigliate a fritte o in umido. È molto diffuso ad esempio, l’utilizzo dell’anguilla, dei granchi, dei gamberi, ma anche delle carni di capra, pollo, anatra, oca, variando di regione in regione e arricchendosi di aromi come le spezie e l’immancabile latte di cocco. Il piatto più diffuso è senza dubbio il Romazava (“Ro”significa zuppa, “Mazava” significa chiara), si tratta di un ragù di foglie di brèdes mafana, una pianta aromatica tipica del Madagascar, dal gusto piccante e accompagnato con carne di manzo cotta per ore.
Italia:
Malgrado la cucina malgascia abbia ben pochi punti di contatto con quella italiana, essendo molto chiusa all’interno dei confini dell’isola, il piatto nazionale Romazava assume le caratteristiche tipiche del ragù italiano, pur avendo gran parte degli ingredienti differenti. La parola “ragout” deriva dal francese e indica una tipologia di cottura della carne a fuoco lento. Il ragù in Italia è diffuso in diverse regioni, quello più conosciuto è forse quello bolognese, utilizzato per condire la pasta, ma esistono anche il ragù barese, quello sardo e anche quello campano.