Falconeri meets design

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Nel capitolo cose belle viste al Salone del mobile quest’anno ci sono anche gli arredi di due giovani designer che hanno fatto della poetica del tessuto la loro ispirazione primaria. Si chiamano Clément Brazille e Ellinor Ericsson e si potevano conoscere passeggiando tra le vie di una Milano entusiasta del proprio Fuorisalone.

 

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Dove? Il brand Falconeri ha infatti puntato sulla creatività di questi due giovani designer e dato loro gli spazi del negozio in via Montenapoleone come vetrina.

Cosa? Non le solite sedie anche se sedie e divani poi sono. Quello che viene percepito alla vista e al tatto è l’attenzione al tessuto, alla fibra, e alla loro fattura del tutto naturale che diviene parte centrale di questa storia di progettazione.

Clément Brazille realizza sedute nelle quali il tessuto si intreccia e armonizza con la struttura metallica e la sua creatività, nata sull’asse Parigi-Ginevra, diviene un grande omaggio a Bertoia in occasione del centenario della sua nascita.

 

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Negli arredi di Ellinor Ericsson, nato a Copenhagen, invece i materiali della tradizione nordica convivono con coloratissime decorazioni. L’intera linea d’arredo, spiega Ericsson, nasce da un semplice interrogativo:
“Perché il nordic design è privo di ornamenti?”. La risposta è una progettualità del tutto insolita, che coniuga le linee sobrie ed essenziali dello stile danish modern all’esuberanza decorativa e cromatica degli arredi anni Ottanta.

 

Non è difficile capire il motivo per cui il brand del gruppo Calzedonia che ha costruito la sua storia sulla tradizione della maglieria abbia scelto di essere ambasciatore della creatività di questi due giovani artisti. Bravo Falconeri, che rimane fedele alla sua storia e si fa portavoce di una tradizione in cui artigianalità e eco-compatibilità viaggiano sullo stesso binario.

 

Instagram @falconeriofficial

 

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