Originaria di Angeleno, sulla West Coast statunitense, Pamela Barsky si è trasferita per amore a New York, una città dai sentimenti contrastanti, proprio come lei: la si adora o la si odia. Ha dato vita al suo brand di borsette in tessuto: semplici, femminili e ironici.
“New York is my boyfriend”, “New Yorkers do more after 9pm than most people do all day” o “I love the United States of New York” sono una serie delle battute spiritose, che lei stampa a mano sulle pochette in tela o in pelle con cerniera.
La mia preferita è la “mascara bag” sulla quale c’è scritto: “In case of emergency, put mascara on yourself before helping others”, è anche la sua prima borsa ed è ancor oggi la più popolare.
In un’intervista afferma che la sua vena da stilista è sempre stata parte di lei. Infatti, fin dall’infanzia disegnava modelli e oggetti di moda.
L’essere creativa e scrittrice da una vita le ha permesso di sviluppare uno stile nuovo e provocatorio. Autoaffermazioni o confessioni indulgenti, l’hanno portata in poco tempo tra le designer della grande mela più richieste. Reese Witherspoon, Lady Gaga e lo chef Daniel Boulud sono solo alcune delle celebrità che l’hanno notata.
È anche per questo che dopo anni, da Etsy e da un piccolo spazio pop-up nel centro commerciale di Chelsea Market, Barksy è riuscita nel 2016 ad aprire il suo primo negozio (in veri mattoni) nel West Village, giusto qualche settimana prima di essere come Warhol, Lichtenstein e altri artisti famosi, parte della vendita di Prints & Multiples di Sotheby.
Il suo negozio è caratterizzato da una selezione accurata di oggetti vintage, provenienti dai suoi tanti viaggi. La designer, infatti, ama collezionare borse d’epoca come quelle di Roberta di Camerino o quelle dalla forma più insolita, come una di Louis Vuitton di cui, però, non mi ha rivelato il nome ma della quale, assicura, è follemente innamorata.