La fotografia del caso

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Molti ne parlano, alcuni si cimentano pochi la conoscono davvero. Ultimamente la passione per la fotografia sta dilagando anche grazie alla democrazia di Photoshop, che rende tutti grandi artisti dello still life tramite poche modifiche. Il fatto che sia diventato un piacere di massa, sinceramente, penso le faccia perdere tutto il suo fascino e tutta la sua natura artistica.
Tra le varie tecniche, da un paio d’anni, ha visto un grande sviluppo la lomografia, termine che nasce da una macchinetta chiamata Lomo, di fabbricazione russa, acquistata a Praga da due studenti austriaci, tali Matthias Fiegl e Wolfgang Stranzinger, in breve rimessa in produzione. Le foto scattate da questa Lomo, una volta sviluppate, presentavano colori con forti contrasti, saturi, bordi a volte nitidi e a volte indefiniti e con un caratteristico effetto vignettatura. Nasce così un nuovo stile che influenza presto molti giovani, la Lomografia appunto, per la quale non serve nessun tecnicismo, anzi, le sue regole sono:

1) Porta la tua lomo ovunque tu vada
2) Usala sempre di giorno e di notte
3) La lomografia è parte della tua vita
4) Scatta senza guardare nel mirino
5) Avvicinati più che puoi
6) Non pensare
7) Sii veloce
8 ) Non preoccuparti in anticipo di quello che verrà impresso
9) Non preoccuparti neppure dopo
10) Dimentica queste regole.

Non pensare?? Non guardare nel mirino?? Non preoccuparti del risultato?? Queste regole sono tutto quello che i grandi fotografi non avrebbero mai voluto sentire, ma questo è quello che piace e allora via agli scatti.

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