Spoon and travel: Ecuador, 4 worlds to discover

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Non basta uno solo, l’Ecuador contiene in sé ben quattro mondi da scoprire, racchiusi in un Paese piccolo rispetto ai giganti che lo circondano: uno dei più piccoli stati del Sud America. Eppure i suoi quattro mondi potrebbero essere un valido motivo per visitare questa piccola parte del continente americano, per una vita intera. Partiamo dalle più famose: le Galapagos. Il trionfo della natura e della storia della biologia. Poi c’è la costa del Pacifico, dove poter surfare, avvistare balene o visitare alcune delle città storiche. La zona delle Ande, con distese infinite di campi coltivati a mais e patate, irrigati dalle acque vulcaniche e dalle sorgenti termali dove potersi rilassare nella natura. La zona dell’Amazzonia, il polmone verde del mondo e l’area con una delle maggiori biodiversità del pianeta, come nel Podocarpus Park. Infine c’è Quito, la capitale, con il suo centro storico patrimonio dell’umanità.

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Un piccolo, ma variegato Paese che, nella natura, così come nella sua cucina, presenta un universo infinito di colori e sapori da scoprire. La cucina ecuadorena è molto variegata, ma vede soprattutto un largo utilizzo di riso, platano, mais, legumi e carni di ogni tipo (maiale, agnello, manzo, ma anche criceti come il cuy chactao). Sapori forti, dati spesso dalla particolarità degli ingredienti, è piuttosto diffusa nelle zone meno turistiche dell’Ecuador ad esempio, la minestra di mammelle di mucca, chiamata “caldo de pata”. Lo street food sudamericano è uno dei più apprezzati in tutto il mondo, anche l’Ecuador fa la sua parte con i bolon de verde, da gustare per colazione oppure per merenda accompagnati da caffé. Si tratta di palline dolci, fatte con platano, burro e ripiene di chicharron (cotica di maiale fritta) o formaggio. Si tratta di un piatto molto diffuso, soprattutto nella città di Guayaquil.

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Italia:

Il sud Italia presenta alcune specialità di street food, famose in tutto il mondo che hanno fatto lo storia. Un chiaro esempio sono gli arancini di riso siciliani, che racchiudono in sé tutto l’animo della cucina sicula. Originariamente, si pensa fossero nati come un piatto dolce, diventato solo in seguito una specialità salata. La forma varia di città in città, ad esempio a Palermo sono solitamente rotondi, mentre a Messina hanno una forma conica, così come nel catanese assimilandone la forma al cono dell’Etna.

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