Mariangela Artese

0

Il suo nome già contiene l’essenza del suo lavoro, la parola arte. Mariangela Artese non si può definire solo un designer di gioielli, il suo lavoro è molto più legato all’estetica e all’utilizzo dei materiali, quai fosse una scultrice, non una stilista di bijoux e accessori.

Vediamo chi è: nata nel 1981 a Vasto, Mariangela è figlia dell’artista Nicola Artese e della scrittrice Maria Tilde Pollutri, ha quindi mosso i primi passi in un ambiente artistico molto stimolante.
Capendo fin da subito che anche lei aveva qualcosa da dire si trasferisce a Roma per studiare, realizzando sempre più l’idea di dedicare la sua vita all’arte e alla moda.
Decide così di studiare presso la facoltà di Belle Arti dell’Università dei Paesi Baschi, cercando di avvicinarsi ad una cultura molto più “gitana” e libera, qui si cimenta coi suoi primi lavori, crea “La magia del subconscio”, la sua prima collezione, che riceve numerosi giudizi positivi e le apre le porte del mondo delle sfilate e delle esposizioni.

Alla base del suo lavoro creativo ci sono innovazione, riciclaggio, eleganza, esclusività e un pizzico di ribellione. I suoi gioielli, principalmente collane, spille e haedwear hanno un sapore etnico e primitivo, ci ricordano l’arte povera e allo stesso tempo i colori e l’onirico di Gaudì.
Uno stile italiano di impronta giovanile, sensibile alle condizioni di produzione e alle tematiche dell’ecosostenibilità. La sua filosofia del condividere, viaggiare, ballare, sorridere, cogliere il momento, è la fusione che la rende unica e speciale. “Se puoi sognarlo, puoi farlo”, come diceva colui che ha dato forma alle più belle fiabe.

SUBSCRIBE
Unisciti alla nostra mailinglist, sai che vuoi farlo.