Torniamo a parlare di due brand molto interessanti, di cui singolarmente vi avevamo raccontato le prodezze nel campo del fashion. La linea retta che unisce questi punti, va dal Giappone, dove troviamo monkey time, che fu lanciato nel 1994 come uno shop autonomo, specializzato in vestiti e accessori per uomini desiderosi di stile, diventa sub-brand e parte integrante di United Arrows (ovvero quel genio di Kogi Motofumi a.k.a. “Poggy”) e si caratterizza per la sua speciale attitudine nel giocare con l’high-end e il low-end, in modo da creare un giusto equilibrio, nel quale è facile riscontare il legame al gusto contemporaneo delle proprie creazioni. Dall’altra parte del mondo, ovvero in California, troviamo Stampd, label relativamente giovane, nata infatti nel 2009 ad opera di Chris Stampd. Molte volte si dice che l’età non conta, infatti questo brand ha in poco tempo conquistato gli influencer americani e ha assunto il ruolo di brand “avantstreet ” nel panorama del lifestyle della West Coast. Il suo modo di produrre i capi è subito virato verso l’approccio “lussuoso”, ovviamente derivato dall’high streetwaer, preservando però la propria identità in fatto di stile. Con in mente sempre la qualità rispetto la quantità, il suo pubblico si sviluppa tra i giovani che ricercano proprio questa qualità, senza la stravaganza in fatto di forma.
Oggi queste due label tornano nuovamente a calcare le pagine più calde di tutti i blog, dopo l’esperienza insieme che li aveva visti protagonisti nel 2014, con la collection intitolata “2020”, data delle prossime olimpiadi in Giappone. In questo periodo, la loro idea di abbigliamento è un po cambiata. L’estetica dal sapore sporty lascia il testimone ad un gusto e a un un design più military-inspired. Infatti si presentano in bella evidenza sia il bomber, arricchito da delle fibbie posizionate sulle maniche, e il parka, che si presenta con cappuccio e tutto trapuntato. Il pantalone veste slim. Troviamo sia jeans, sia in tessuto, dove anche questo riceve il tocco delle fibbie. Visto che è l’anno del denim, non mancano camicia da lavoro in questo tessuto, ma anche in cotone a quadri. Il tutto si bilancia su una serie di colori molto invernali, come il khaki, il nero e l’arancione scuro. Molto matura e molto lineare come collezione, che permette secondo me una vestibilità eccezionale e pulita. Pollice in su….
