Ad ogni cosa il suo bicchiere, però se si tratta di uno Spritz Aperol allora sale maggiormente la curiosità visto il puro senso di appartenenza territoriale che ci accomuna. E lo stesso succede con Luca Trazzi, veronese come il sottoscritto, che ha realizzato il primo signature glass per l’aperitivo più arancio e frizzante d’Italia; ovviamente non sto a disquisire su quale sia la vostra versione preferita ma rimane il fatto che é inconcepibile che a Milano lo facciate costare 10€; chiusa la polemica debbo dire che il risultato di questa collaborazione é sicuramente ben riuscita a livello estetico il prodotto sicuramente risalta. Per darvi conferma che lo Spritz Aperol benefici di una sua esaltazione del gusto aspetto di provarlo (piccolo messaggio subliminale) .
“Ho disegnato questo calice pensando a un oggetto non minimalista, ma solido e funzionale, in grado di distinguersi dalla classica cristalleria di casa o di un locale” – racconta Luca Trazzi – “Questo calice è stato pensato per dialogare con gli altri oggetti che lo circondano, per essere presente e visibile nel momento di socialità rappresentato dall’aperitivo, ma soprattutto per abbracciare e dare risalto al suo contenuto. Il famoso color arancio dell’Aperol Spritz viene esaltato grazie alle linee morbide e rotonde del calice; in fondo, vista la forma che ho scelto per questo bicchiere, è come se questo drink uscisse e tornasse dalla bottiglia Aperol”.