Modigliani Art Experience

Al MUDEC - Museo delle Culture di Milano, fino al 4 novembre

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Dopo la mostra «Frida Kahlo. Oltre il mito», l’omaggio alla grande artista messicana Frida Kahlo che ha riscosso un grande successo di visitatori (si calcola oltre 358.000 persone), al Mudec di Milano è in corso, fino al 4 novembre, un’altra grande mostra dedicata all’artista “maledetto”, Amedeo Modigliani.

La mostra, ideata da Crossmedia Group e curata da Francesco Poli, vuole essere un nuovo esperimento di vivere l’arte, caratterizzata da un allestimento innovativo e che la rendono una vera e propria esperienza sensoriale.

Modigliani Art Experience, infatti, fa parte di un progetto triennale di 24ORE Cultura che ha investito sul tema della multimedialità e immersività. E l’arte di Modì (un soprannome di Modigliani) si avvale di nuovi linguaggi di comunicazione, studiati ad hoc per un pubblico contemporaneo, sempre più tecnologico.

Un percorso avvolgente, dove la percezione dello spazio del visitatore viene arricchita da musiche, evocazioni, suggestioni e immagini in movimento. Già nella sala centrale ci si ferma per 45 minuti in cui proiezioni su pareti e pavimento illustrano l’avvicendarsi delle tematiche che hanno caratterizzato la vita artistica di Modigliani: gli esordi livornesi, la vita bohémienne parigina, fino alla sua precoce morte, avvenuta a soli 35 anni.

Una “sala scrigno” ospita alcuni capolavori di arte primitiva africana del XX secolo, provenienti dalla collezione permanente del Mudec e tre ritratti dell’artista prestati dal Museo del Novecento di Milano, indispensabili per comprendere l’influenza del primitivismo nell’opera di Modigliani. Da ciò s’intuisce come molti cubisti – tra cui Picasso Brancusi e lo stesso Modigliani – siano giunti a una forma espressiva di soggetti frontali o di profilo, con marcata asimmetria e difformità, in un esercizio esasperato di sintesi verso una purezza assoluta delle forme.

L’itinerario per la mostra-racconto si conclude con una ‘Infinity room’, ovvero uno spazio completamente specchiato dove, in un gioco continuo di scomposizioni e rifrazioni, vengono proiettate una serie di opere tra le più significative dell’artista.

Modigliani Art Experience oltre ad essere un’occasione per farsi coinvolgere dall’avvincente vita di uno dei più grandi artisti del Novecento, è anche un momento di indagine sul legame che l’arte può rappresentare sulla nostra persona, perché, come dice il curatore Francesco Poli

“Modigliani era un apolide e un cosmopolita, non aveva radici. Era sia italiano sia francese, ma soprattutto mirava a un empireo delle idee, in un tempo assoluto. La purezza delle sue immagini e del suo pensiero faceva da contrappeso alla dissipazione dell’esistenza”.

Foto di Paolo Poce – Per gentile concessione del Mudec.

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