Amunì – scoprendo la Sicilia

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Ho scoperto il brand Nasta Sansonevagando in internet ed è stato subito amore.
Le sue collezioni di gioielleria hanno qualcosa di primitivo, rurale, antico. Il metallo non è lavorato, viene lasciato quasi ad uno stato grezzo, poiché non levigato ne lucidato, ma con un romantico effetto buttato e opaco. Le incisioni sulle basi piatte dei gioielli mostrano leggeri fichi d’india e ruote di legno e ancora ceste, asini, tutto quello che ci riporta alle origini, alla vita semplice, alla terra e alla sua profonda saggezza.
Fogli di oro sottili dallo stile folcloristico, quasi gitano, in cui compaiono piccole pietre colorate irregolari e semi-preziose, a donare un aspetto ancora più “fatto a mano” che ci narrano la cultura della Sicilia, le origini di questa meravigliosa isola dove tutto è da scoprire.

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Dietro Amunì, questo il nome del marchio della collezione, due donne, amiche da sempre, Maria Pia Nasta e Silvana Sansone, designer di gioielli, concentrate a dar voce al passato della terra in cui sono nate e cresciute e a valorizzare la bellezza femminile con le decorazioni che fin dalla Magna Grecia hanno adornato il corpo delle rigogliose donne mediterranee.
Amunì è un invito a non fermarsi, a guardare sempre avanti con fiducia cercando di migliorarsi ma senza dimenticare la forza delle proprie origini, quelle che non si perdono mai, in qualsiasi parte del mondo ci si trovi. Il disegno un po’ naïf e la texture variegata trasportano la dimensione dei gioielli più in là del semplice indossarli. Ogni elemento viene valorizzato da chi lo veste e intreccia con il gioiello un rapporto intimo, simbolico, quello, appunto, di un amuleto dai poteri magici.

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