COSA DIRANNO DI TE? 

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Cosa significa essere una ragazza nel 2017? Cosa significa essere una donna nel 2017? Uno dei miei mantra preferiti recita così: «Strong is the new beautiful». Le ragazze oggi sono molto di più di carine e gentili, le ragazze oggi sono forti.

 

Le ragazze di oggi combattono battaglie ogni giorno, quelle battaglie che le vogliono carine, dalle maniere consone, femminili, con stile, che lavorino, che siano indipendenti, che siano madri un giorno, che siano mogli forse, che siano, sempre, perfette.
Possiamo essere già tutto questo, ma possiamo essere anche molto di più. Possiamo essere libere. Di essere ciò che vogliamo, combattendo tutti gli stereotipi e i pregiudizi culturali che sono stati legati da troppo tempo alla figura femminile.

 

Negli ultimi decenni Nike ne ha passate tante, anche di cause, e forse ha imparato la lezione. Ci piace pensare che scegliere di stare dalla parte delle battaglie ‘giuste’ e riuscire anche a farne un mossa strategica di marketing sia la nuova vita del colosso sportivo.

Da pochi giorni è online la nuova campagna di Nike dove si vedono ragazze di tutto il Medio Oriente che corrono, nuotano, fanno parkour, pattinano sul ghiaccio, tirano di boxe. E una voce narrante di sottofondo che chiede: «Cosa diranno di te?». La voce è quella di Fatima Al Banawi, ricercatrice e artista saudita, mentre i volti sono volti famosi dello sport, come quello della schermidora tunisina Ines Boubakri e della pugile giordana Arifa Bseiso, entrambe nel ruolo di testimonial per la campagna.

 

Purtroppo è molto raro che le ragazze musulmane pratichino sport, a meno che non siano atlete olimpiche o di alto livello. «Non è una cosa da donne», «Mette a rischio la verginità», «Obbliga a scoprirsi» sono alcuni dei pregiudizi più diffusi. Nike ha deciso di rispondere a questi luoghi comuni a gran voce, e lo fa con una campagna che si schiera per la parità di genere e per i diritti umani in un momento delicato della storia, quella americana, Paese d’origine del brand, in cui il presidente degli Stati Uniti in carica sta sostenendo il Muslim ban, un provvedimento che limita l’accesso allo Stato Americano ai cittadini di 7 Paesi a maggioranza musulmana. Nike, questo giro, ha fatto molto di più che un’ottima campagna creativa.

 

«Diranno che sei forte, che trovi sempre una strada, che sei brava e che, magari, diventerai qualcosa di grande»

 

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